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Attraverso una convenzione tra la Regione Marche, l’Università di Macerata, l’Università di Urbino “Carlo Bo”, il Comune di Fermo, il Comune di Jesi e il Comune di Macerata, è stata avviata la riorganizzazione e gestione del Sistema bibliotecario regionale in collegamento con il Servizio bibliotecario nazionale, che porterà alla costituzione di solo due poli territoriali, Marche Nord e Marche Sud.



Quest’ultimo, formato dal polo maceratese e dal polo interprovinciale piceno, comprenderà, quindi, le biblioteche di ben tre province e sarà gestito dall’Università di Macerata, dal Comune di Macerata e dal Comune di Fermo.

“I tre enti – ha spiegato Elisabetta Michetti, delegata del rettore per il sistema bibliotecario durante la presentazione del progetto – impiegheranno le proprie professionalità, che hanno raggiunto livelli di eccellenza, per la creazione e lo sviluppo del Polo”.

L’Ateneo maceratese, in particolare, si occuperà della gestione tecnico-informatica, mettendo a disposizione il personale e le infrastrutture, debitamente potenziate, e lavorando anche alla realizzazione di un archivio unificato. “Perché un sistema offra un buon servizio – ha specificato Pierluigi Feliciati, delegato del rettore per il sistema informativo – occorre un’adeguata rete infrastrutturale”.

“Questo progetto – ha sottolineato il vicesindaco e assessore alla cultura di Macerata Stefania Monteverde – inaugura l’anno europeo del patrimonio. Riveste un significato non solo tecnico, ma anche politico: è un passo importante lavorare insieme per rendere il patrimonio librario accessibile e democratico, mettere al centro della nostra società il valore delle biblioteche, il ruolo dei libri e della conoscenza”.

I poli bibliotecari attuali sono quattro: il Polo maceratese; la Rete servizi bibliotecari di Pesaro e Urbino; il Polo della Provincia di Ancona; il Polo Sistema interprovinciale piceno delle Province di Ascoli Piceno e Fermo.

In questi anni, l’Università di Macerata, attraverso il Centro per i servizi bibliotecari e il Centro di servizio per l’informatica, ha garantito la gestione e l’assistenza biblioteconomica e informatica del polo maceratese, prima con la Provincia di Macerata, successivamente con singoli soggetti – Comuni, Accademia di belle arti, Biblioteca statale di Macerata.

“Nel processo di riorganizzazione regionale dei Poli bibliotecari – ha dichiarato il vice sindaco e assessore alla cultura della Città di Fermo Francesco Trasatti – siamo onorati del fatto che quello di Fermo avrà un ruolo al pari ed insieme agli altri soggetti quale giusto riconoscimento al nostro patrimonio ed al recente passato, che di fatto ci vedeva come capofila tecnico per le Province di Ascoli Piceno e Fermo.

Un riconoscimento, che è frutto anche del ricco e vasto patrimonio librario, della qualità dei servizi offerti e del Personale qualificato dei due territori.

Questa nuova progettualità darà forza e potenzierà le politiche sulle attività e sui servizi bibliotecari dell’intera regione: un primo forte segnale viene dal connubio con Macerata con cui come città abbiamo avvitato da tempo una stretta e proficua collaborazione, vedi la produzione lirica nella stagione d’opera e la promozione turistica in Umbria, esempi di come, insieme, si è più forti e si producono risultati”.

Con la cosiddetta legge Delrio, le funzioni culturali, e, quindi, anche quelle bibliotecarie, delegate alle Province, sono state assegnate alla Regione, che ha avviato l’unificazione dei quattro poli in due, in vista della realizzazione di un unico polo regionale.

I due Atenei – Macerata e Urbino – saranno i gestori tecnico-informatici. “La Regione – ha spiegato Andrea Bianchini, responsabile del Sistema Bibliotecario regionale – ha voluto cogliere l’occasione per avviare una fase di riorganizzazione che si appoggiasse su quanto di buono è già fatto in questo settore, che ha sviluppato una grande capacità di condivisione, razionalizzando il sistema e rinnovando i servizi per rispondere alle esigenze più attuali”.

Alla presentazione del progetto, che mira a rendere il sistema più sostenibile, efficiente ed omogeneo, sono intervenute anche Maria Chiara Leonori, direttrice della Biblioteca e responsabile del Sistema Interprovinciale Piceno per il Comune di Fermo, e Alessandra Sfrappini, direttrice Istituzione Macerata Cultura Biblioteca e Musei per il Comune di Macerata.

Il Polo maceratese

Il polo oggi conta 51 mila utenti iscritti e comprende 54 biblioteche, di cui 31 universitarie e 23 di Comuni, Accademia di belle arti, Biblioteca statale di Macerata ecc., un archivio di 920.000 notizie catalografiche ed un portale, Biblìo.it, che offre numerosi servizi. Nel 2017, con l’adesione delle 25 biblioteche scolastiche provinciali, la rete è divenuta ancora più ricca e incisiva, estendendosi a un settore di particolare rilevanza – la scuola – per lo sviluppo e la promozione della cultura, dell’istruzione e della ricerca.



 Il Polo Sistema interprovinciale piceno

Il progetto per la costituzione di un Sistema bibliotecario della Provincia di Ascoli Piceno è stato avviato all’inizio degli anni ‘90 sulla base di una convenzione tra la Provincia ed alcuni Comuni. Nel 2006, in una dimensione interprovinciale, è nato il Polo Sistema interprovinciale piceno, oggi costituito da 30 biblioteche, con la Biblioteca civica “Romolo Spezioli” di Fermo come Biblioteca Centro Sistema. Oltre a condividere un catalogo collettivo, la vitalità del sistema è testimoniata dalle molteplici attività e appuntamenti progettate e condivise.

Redazione – la Scansione.net

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