Venerdì 8 dicembre alle 18.00 il chiostro dell’ex Monastero di Santa Maria delle Rose (attuali scuole) di Sant’Angelo in Pontano ha ospitato la conferenza di presentazione della mostra fotografica ‘Comunità Resilienti’ a cura del fotografo Gabriele Montemarani.
L’iniziativa, organizzata e curata da Lucia Nardi in rappresentanza di LuNa eventi e patrocinata dal comune di Sant’Angelo in Pontano, si inserisce all’interno della manifestazione “Il villaggio di Natale”.
Tanti gli interventi: oltre a Lucia Nardi, il fotografo Gabriele Montemarani, il sindaco Agostino Cavasassi e il consigliere comunale Fosca Mochi, sono stati invitati a partecipare anche l’architetto Michele Schiavoni e Luca D’Innocenzo, direttore del quotidiano online laScansione.net e MacerataTv.it.
Resilienza: questo il tema di una mostra nata quasi per caso, hanno spiegato Lucia e Gabriele, mentre tornavano da Borbona e passando davanti ai luoghi maggiormente e più tragicamente colpiti dal sisma dello scorso anno: Arquata, Amatrice, Norcia, Accumoli.
Da qui l’idea di questi scatti, semplici ma efficaci e in grado di colpire davvero chi guarda, trasportandolo nel cuore di un dramma reso ancor più vivo, ha spiegato Gabriele, da un bianco e nero che ne è l’emblema, e che lo lega oltretutto alla sua prima esperienza con la fotografia.
Una storia che c’era, dunque, che continua ad esserci e che tornerà ad essere come era prima. Perché il messaggio lanciato dalla mostra e anche dallo stesso sindaco Cavasassi, oltre che dalle bellissime poesie scritte e recitate da Lucia, è un messaggio positivo, di rinascita.
“In un momento di festa come quello natalizio abbiamo voluto portare il ricordo di ciò che è successo poco più di un anno fa ma le cui conseguenze sono vive e tangibili” ha affermato Lucia Nardi.
Il sindaco ha spiegato come fortunatamente, nonostante i danni subiti (per lo più interni e poco visibili, per cui si può parlare quasi di implosione), la maggior parte della popolazione sia rimasta a Sant’Angelo in Pontano, grazie alla disponibilità di abitazioni private che sono state affittate a coloro che ne avevano bisogno.
Certo, il tema della ricostruzione è delicato: “dobbiamo intervenire ma in termini di qualità, non in termini esclusivi di antisismicità”, ha sottolineato Michele Schiavoni, membro del direttivo dell’INARCH (Istituto Nazionale di Architettura).
In un territorio complesso come il nostro infatti, dove non possiamo contare su grandi città ma su piccoli e medi centri che lo rendono difficile da gestire, dobbiamo “diventare noi i protagonisti del nostro cambiamento, un cambiamento che deve essere strutturale, politico”.
E ancora, Michele Schiavoni ha ribadito la necessità di agire ma con criterio, mantenendo un rapporto armonioso tra contemporaneità e territorio, ed evitando di ricommettere gli stessi errori del passato.
In definitiva, senza guardare ad un “futuro da favola”, dobbiamo cercare di “dare ognuno il nostro contributo, per evitare la scomparsa di questi bellissimi luoghi”.
Un messaggio parimenti trasmesso dalle immagini e dalla musica: giovanissimi sono infatti, oltre al fotografo Montemarani, anche i membri della band “Giorno Nuovo” Luca Carlini, Giacomo Marcolini e Dylan Chiapperino, chiamati da LuNa ad accompagnare la mostra con i loro pezzi.
Fotografie, musica e poesia: esperienze artistiche diverse che, sinergicamente unite, hanno confermato il successo di “Comunità Resilienti”, proponendo ognuna un messaggio positivo, (anche se con tagli diversi) che è tanto più significativo quanto più emergenti sono gli stessi artisti che hanno saputo così efficacemente trasmetterlo.
Emergere, o meglio riemergere, è appunto il messaggio veicolato da questa mostra, che non si propone di dimenticare un evento tragico e le cui conseguenze si respirano ancora oggi, ma al contrario di metterlo in luce cogliendo proprio la bellezza di ciò che è rimasto, di ciò che è rinato e delle opportunità che il futuro ci offre, ma solo se sapremo sfruttarle con i mezzi che abbiamo a disposizione, giorno per giorno.
Veronica Festa