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La Dibbuk una giovane casa di produzione maceratese ha presentato alla biblioteca Mozzi – Borgetti il film dal titolo “Okike con la partecipazione del Gus Gruppo Umana Solidarietà, patrocinato dal Comune di Macerata, Marche film commission e Ombdsmani Marche – Autorità per la garanzia dei diritti dei bambini.



Il film vuole raccontare la difficoltà di convivere con il trauma della fuga, della violenza, dell’esilio e della solitudine.

Questo progetto ci ha attratto e spaventato al tempo stesso”, ha dichiarato in conferenza stampa il regista Edoardo Ferraro, il quale insieme allo sceneggiatore Leonardo Accattoli ha dovuto innanzitutto “instaurare un rapporto di fiducia con ragazzi che quella realtà scritta su carta la vivono sulla propria pelle quotidianamente”, poi dare una veridicità al proprio racconto, “con un’estetica da vero e proprio film”.

okikeAlle riprese hanno contribuito quindici studenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata in qualità di stagisti con diversi ruoli.

Il film, che beneficia anche del crowdfunding su piattaforma Produzioni dal Basso, è ora in fase di postproduzione e diventerà presto un DVD didattico da proiettare nelle scuole e in tutti progetti del GUS a livello nazionale.

Nel frattempo si lavora per proiettarlo in festival nazionali e internazionali. “Continuiamo a lavorare contro i pregiudizi e i luoghi comuni”, conclude il presidente del GUS Paolo Bernabucci,“ a noi le chiacchiere da bar non interessano, le conosciamo ma non ci interessano.

La Dibbuk è una realtà maceratese, che realizza spot, cortometraggi, e documentari e videoclip, nasce nel 2014 da due giovani maceratese, Leonardo Accatoli, scrittore e sceneggiatore, diplomato alla scuola Holden di Alessandro Baricco a Torino; ed Edoardo Ferraro, diplomato in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.



Ad oggi i prodotti più importanti realizzati dalla Dibbuk sono stati due cortometraggi. Il primo è stato Colazione sull’erba commissionato dall’Area Vasta3, selezionato al Lisbon international Film festival.

Armando Biccari

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