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E’ stato il partito democratico ad inaugurare l’ultima settimana di campagna elettorale a Tolentino con il vicepresidente della Camera Roberto Giachetti, che ha sostenuto il candidato sindaco Gianni Corvatta:



“La politica concreta è quella delle scelte che facciamo alle elezioni amministrative. Se scegliamo un sindaco piuttosto che un altro, siamo tutti responsabili… Ogni cosa da qui a una settimana è decisiva e tutti voi avete la responsabilità perché le elezioni quando vanno al ballottaggio si possono vincere o perdere con un voto di scarto. C’è da parlare alle persone della giustezza della nostra proposta. Siamo gli unici che tentano di avere un linguaggio ragionevole e che non colpisca semplicemente lo stomaco delle persone”.

Giachetti, riferendosi alla situazione post sisma, ha affermato che “il sindaco è il frontman delle comunità e deve mediare tra i sentimenti inevitabili di disagio e i limiti del sistema. Anche se nell’emergenza noi italiani siamo superiori a chiunque altro, poi il sistema non funziona perché ci sono troppi doppi passaggi e definizioni contorte. E su questo il voto al referendum del 4 dicembre ci renderemo conto nel tempo quanto lo pagheremo”.

Prima del vicepresidente della Camera il segretario regionale Pd Francesco Comi ha sostenuto il candidato sindaco del PD: “Gianni Corvatta è certezza di competenza, abbiamo bisogno di una classe dirigente che sappia affrontare la ricostruzione già dal 12 giugno. Non ci possiamo permettere salti nel buio né suggestioni innovative come quella del Movimento 5 stelle che non ha mai acquisito né dimostrato esperienza di governo. Né possiamo essere fallimentari come l’amministrazione degli ultimi 5 anni”.

Anche i capolista Anna Quercetti e Bruno Prugni, hanno esposto il significato di un voto a Gianni Corvatta: “Riflettete bene se quella che hanno fatto è opposizione. Non hanno sollevato nessun tema. Il Pd è stato il primo a iniziare la battaglia sull’asilo Green, sul piano parcheggi, sui campi da tennis e il teatro Vaccaj. Certo, paghiamo il fatto di non aver fatto sciacallaggio politico dopo il 30 ottobre ma di aver collaborato con l’amministrazione.

Ora finita la fase d’emergenza torniamo a dire ciò che non va. Corvatta è il candidato più competente e che ci dà più garanzie per il futuro”. Corvatta nel suo intervento ha ripercorso i punti chiave del programma ed ha criticato la gestione locale del post sisma: “Le schede Fast non sono terminate, non conosciamo il fabbisogno. Il Comune non comunica. Noi ci siamo già mossi per l’ospedale, a prescindere dalla vittoria, e Ceriscioli ha confermato che sarà il primo a essere ricostruito. La partita per l’ospedale provinciale è ancora aperta ma nel frattempo vogliamo che i servizi e i posti letto che avevamo vengano ripristinati”.

A proposito del sisma e delle schede Aedes è intervenuta anche il candidato sindaco della lista ‘Tolentino in comune’, Marina Benadducci, che ha criticato l’emissione di un comunicato stampa dell’amministrazione comunale sull’erogazione bimestrale del CAS: “Non un semplice comunicato informativo però, ma occasione di dileggio verso gli sfollati del Comune di Tolentino che percepiscono quali aventi diritto il Contributo di Autonoma Sistemazione.

Il comunicato prima se la prende con quanti, trovandosi a fine mese e presumibilmente alle prese con scadenze di pagamenti si sono chiesti e scambiati informazioni tramite i social media su quando sarebbe pervenuto il contributo spettante. Quindi definisce ‘divertente’ l’attività, non si sa messa in atto da chi, di aver trovato che chi si lamentava aveva avuto in realtà accreditato il contributo.

Ciò significa indubitabilmente una sola cosa: che l’amministrazione comunale avendo accesso ai dati dei pagamenti ha messo in atto un controllo a partire dai nominativi di quanti esprimevano disagio e perplessità per i tempi che si allungavano. Significa che politici o persone da essi incaricate si peritano di monitorare dissensi e lamentele pubbliche dei terremotati, che queste persone di cui ignoriamo l’identità hanno accesso ai dati del Comune e che trasmettono gli esiti dei ‘controlli’ a impiegati comunali, salvo che non siano gli impiegati stessi incaricati di incrociare le ‘lamentele’ con i database dei terremotati.

Siamo in presenza dell’ennesima enormità del sindaco Pezzanesi. Censuriamo con sdegno l’attività messa in atto, gravissima per il fatto in sé, per aver incrociato dati in possesso dell’istituzione con informazioni acquisite tramite mezzi informali, per aver coinvolto terzi e/o impiegati comunali, per aver poi apostrofato con espressioni di scherno cittadini che hanno perso la propria abitazione e che non sanno quando potranno farvi ritorno”.

Simone Baroncia

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