Il festival Così vicino così lontano dedicato a Silvio Spaccesi

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Questa mattina in conferenza stampa è stata presentata la tredicesima edizione del festival “Così vicino così lontano, Macer/azione Atto XIII”, che si terrà dal 9 al 13 dicembre, organizzato dall’Anmic (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi Civili) con il contributo del Comune di Macerata e affidato alla direzione artistica dell’attore di cinema e teatro Marco Di Stefano e della danzatrice e coreografa di fama internazionale Tanya Khabarova.

“E’ un’edizione speciale – ha commentato il vice sindaco, nonché assessore alla Cultura Stefania Monteverde – Quest’anno il festival ricorda un grande personaggio maceratese, Silvio Spaccesi, attore e doppiatore amato da tutta la città”.

Spaccesi è stato ricordato in conferenza stampa dagli amici: “Silvio avrebbe voluto finire la sua vita a Macerata e creare una scuola di formazione per giovani attori, ma purtroppo non ha fatto in tempo. A Macerata ha sempre portato la gioia di vivere” ha detto Euro Saltari. “Silvio voleva essere un veicolo di esperienza per i giovani” ha aggiunto Sergio Cecconi.

Primo appuntamento del festival sarà proprio una serata dedicata a Spaccesi, mercoledì 9 dicembre, alle 21 presso il cine teatro Don Bosco, con la proiezione della commedia musicale “Forza venite gente”, a seguire ricordi e risate in collaborazione con gli amici Euro Saltari, Mauro Perugini, Maurizio Verdenelli, Sergio Cecconi, Carlo Carelli, Cesare Angeletti, Goffredo Giachini, Enrico Cherchi, Marco Di Stefano. Interviene anche il figlio Fabio Spaccesi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Giovedì 10 dicembre protagonista sarà Silvano Agosti, regista, sceneggiatore e scrittore di fama internazionale: dalle 15 alle 18 al cine teatro Don Bosco è in programma il seminario “Dall’impotenza alla creatività”. Il seminario è un percorso che tende a rendere visibili le gabbie nelle quali ogni essere umano è attualmente prigioniero. Il costo del seminario è di 40 € a persona. Tutti i partecipanti riceveranno in omaggio il DVD del film “Il pianeta azzurro”, definito dal critico Tullio Kezich “Un film che tutti gli italiani dovrebbero vedere per legge”.

Per info e prenotazioni: o 349 8650093.

Alle 21 ci sarà la proiezione di alcune scene del film “Il fascino dell’impossibile”. “Il fascino dell’impossibile” è l’ultima creatura cinematografica del regista Silvano Agosti. Il film affronta l’avventura poetica e tragica dei bambini disabili, raccontata con raro amore da un essere umano che ha dedicato a loro la sua intera vita. A seguire, dibattito con il regista. Ingresso € 5.

Venerdì 11 dicembre, alle 21, al Teatro Lauro Rossi, sarà il turno degli attori Vincenzo Di Bonaventura e Simone Riccioni. Incontro tra generazioni: un attore di grande esperienza e un attore venuto alla ribalta negli ultimi anni in un simbolico passaggio del testimone. La serata si apre con lo spettacolo“Don Chisciotte” di Vincenzo Di Bonaventura, un artista a 360° con una carriera tutta in salita per il suo grande bisogno di libertà artistica e creativa, un esempio di attore dalla memoria prodigiosa, portatore sano di quella cultura teatrale in via di estinzione. A seguire, proiezione del cortometraggio “Eccomi” del regista Alessandro Valori e dell’attore Simone Riccioni. Il cortometraggio nasce dall’omonimo libro di Riccioni che ha l’obiettivo di raccontare una storia, la sua storia, diventata un’avventura meravigliosa, chiamata vita. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Domenica 13 dicembre andrà in scena l’evento centrale del festival, il Teatro della Comunità, uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato dai cittadini. Lo spettacolo nasce nei quindici giorni di prove precedenti il debutto sul palcoscenico dalle idee e dai sentimenti dei partecipanti guidati da Di Stefano e dalla Khabarova. Il tema di quest’anno è la “resilienza”, ossia la forza delle persone di affrontare e superare un momento difficile e di riorganizzare positivamente la propria vita.  I partecipanti sono circa cinquanta. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Anna Menghi, presidente Anmic Macerata, ha sottolineato “l’importanza di questo progetto che ha l’obiettivo di eliminare le differenze e di abbattere le barriere culturali”. Il direttore artistico Marco Di Stefano ha concluso: “La linea guida del festival è l’incontro tra culture, etnie, generazioni e punti di vista diversi. Il Teatro della Comunità per me significa cittadinanza attiva, partecipazione alla res publica attraverso il teatro”.

Di Stefano si esibirà anche nel teatro nelle case portando azioni teatrali in locali e abitazioni. Il primo appuntamento è quello di venerdì 11 dicembre, alle 19, presso Il Pozzo e sarà accompagnato dal musicista Sebastiano Pagliuca.

Il festival è organizzato con il sostegno di Consiglio regionale delle Marche, Banca Mediolanum, Carnevali Ascensori e il patrocinio della Provincia di Macerata, dell’Università degli Studi di Macerata, dell’Accademia di Belle Arti, delle associazioni Compagnie Teatrali Riuniti, I nuovi amici, Avulss, Il Glomere, Rotary Club Macerata, Inner Wheel Club Macerata, Soroptimist Club Macerata.

Per informazioni: www.teatrodellacomunita.com, 389 25 81 444, .

Luca Paciaroni

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