Rata. Bucchi: ‘La vittoria più abbondante, sono contento’

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Cristian Bucchi arriva in sala stampa per la prima volta in stagione davvero rilassato. Il perché è lapalissiano. Questa volta la Rata, oltre che vincere e convincere, ha incamerato tre punti importantissimi per il prosieguo di un torneo di vertice senza dover stringere i denti nel finale, quando i biancorossi hanno rimpinguato notevolmente il vantaggio ottenuto con merito nel corso del secondo tempo.

“Sono contento perché il 4-1 è un bel risultato, è la nostra vittoria più abbondante ed ho ringraziato i ragazzi perché mi hanno fatto vivere i primi minuti del torneo senza patemi. Abbiamo interpretato molto bene la partita su un terreno non facile grazie agli straordinari ragazzi che ho. Vorrei (qui Bucchi fa uno strappo alla regola, ndr) spendere, questa volta, una parola per Daniel Kouko. Fioretti, Ganci e gli altri sono stati bravissimi, ma lui è stato a mio parere il migliore in campo. Eccezionale!”.

Non avete temuto dopo il gol subìto a freddo?
“No, perché più volte nell’arco di questa stagione abbiamo dato prova di avere carattere. Ricordo lo svantaggio con la Lucchese, con l’Ancona ed anche con lo stesso Tuttocuoio e non ci siamo mai persi d’animo. Anche oggi non era facile ma penso che abbiamo vinto meritatamente”.

Si parla ancora solo di salvezza?
“Non vorrei fare il pompiere, ma ci sono ancora due partire prima della pausa natalizia. Dobbiamo ottimizzarle per poi tirare le prime somme. Dopo la partita con l’Arezzo faremo un primo bilancio. Però, fino a quando non avremo tagliato il traguardo salvezza (-15, ndr) non penseremo ad altri obiettivi. Siamo arrivati a questa posizione di classifica grazie alla sobrietà ed alla concretezza che non dovremo mai perdere”.

L’aspetto più importante della Maceratese?
“Il fatto di essere squadra, di non affidarsi al singolo come testimoniano, oltre i 12 gol in due di Kouko e Fioretti, le altre marcature dei vari Buonaiuto, Foglia, Orlando, Faisca, Carotti e Ganci. Per me i ragazzi sono solidi come un muro. Mi piace la metafora del muro, una cosa solida, forte, che si oppone all’avversario”.

Il messaggio finale di Bucchi?
“Tutti stiamo vivendo una stagione straordinaria, apprezziamo le cose belle che abbiamo fatto piuttosto che cercare quello che ci manca o che non va. È ovvio che, come tutte le squadre, dobbiamo migliorare, però penso che siamo in condizione di farlo con il sorriso sulle labbra. Con gioia. Tutti insieme”.

Massimo Ganci è il ritratto della felicità.
“Da quant’è che aspettavo questa rete? Troppo, forse. Non me lo ricordo più. Mi ha fatto un grande effetto essere festeggiato da tutti i ragazzi. E la festa è continuata negli spogliatoi. Ho girato tante squadre, eppure un gruppo così non l’ho mai trovato. Purtroppo, dopo aver fatto un buon lavoro nel ritiro, un infortunio alla prima di campionato mi ha riportato al punto di partenza. Il gol di oggi, anche se è stato quello del 4-1, per me è fondamentale perché per un attaccante il gol (inutile nascondersi dietro ad un dito, ndr) è tutto”.

Che effetto le fanno le voci di mercato?
“Ci sono abituato. Ai ritmi attuali una volta ogni sei mesi ci sentiamo messi in discussione, però le voci che mi abbinano ad altre squadre hanno l’effetto di caricarmi ancora di più”.

Il tuo giudizio sul campionato?
“Abbiamo dato vita ad un grande torneo finora, ma guai a perdere l’umiltà. Quando ci crediamo belli prendiamo le scoppole, come nel primo tempo con il Tuttocuoio. Dobbiamo mantenere questo equilibrio e restare con i piedi per terra. Non ci dobbiamo sbilanciare”.

Kouko-Fioretti è la coppia d’attacco più forte del girone?
“Sì, senza dubbio”. Se non è forza del gruppo questa…

Anche perché, all’arrivo di Giordano Fioretti, dopo i conti di rito per ricordare gli 8 gol messi a segno dall’attaccante romano, il capocannoniere della Maceratese tiene subito a precisare: “credo che con l’aiuto della città intera e di tutti voi, insieme potremo realizzare grandi cose”.
L’obiettivo di Fioretti è “arrivare a quota 100 gol nei prof. quest’anno. Con la maglia della Maceratese. Avere un obiettivo personale, oltre che perseguire quelli di squadra, penso che aiuti. Intanto lavoriamo di buona lena, senza godere dei favori dei pronostici dato che siamo una neopromossa. Meglio procedere senza avere le luci dei riflettori addosso”.

Come ti trovi con Kouko?
“Molto bene. È un grande giocatore. Lui è molto agile, crea spazi. Proprio quello che fa per me. Ma aldilà di me e Kouko vorrei ricordare la rete di Massimo Ganci. Sono mesi che lavora senza dire niente. Si meritava il gol che è arrivato. Sono davvero molto contento per lui”.

Chiusura da Libro Cuore. Da parte di chi ha davvero un cuore grande così. Un cuore… biancorosso!

Luca Muscolini

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